La ricorrenza dedicata al Patrono di uomini ed animali cade nel 2024 il terzo mercoledì del mese, nel quale tornerà ad essere realizzato da A.I.A., a livello nazionale e con la collaborazione delle associate territoriali, uno degli eventi più sentiti dal mondo zootecnico nazionale. Nel solco della tradizione, una folta delegazione di allevatori con le loro famiglie parteciperà alla Santa Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da Sua Eminenza Cardinal Mauro Gambetti. La mattinata, di fronte alla “Stalla sotto il cielo” in Piazza Pio XII, si concluderà con la benedizione finale ai partecipanti.


Gli allevatori italiani associati ad A.I.A.-Associazione Italiana Allevatori si apprestano ad iniziare anche il 2024 con un fitto calendario di impegni. Chi opera negli allevamenti è però sempre alle prese con ingiusti attacchi rivolti all’attività zootecnica dimenticando che, per quanto riguarda la sostenibilità, l’impatto sull’ambiente e sul clima la zootecnia non costituisce “il problema”, ma è la soluzione anche perché promuove, ad esempio, l’economia circolare, il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili. Tutto ciò in un quadro nel quale le perduranti situazioni di conflitto in varie aree del mondo riportano al centro l’importanza della produzione ed approvvigionamento di cibo per la popolazione.
Il mondo allevatoriale vuole ribadire l’imprescindibilità del proprio ruolo, economico e sociale, associandosi ai ripetuti appelli alla Pace rivolti da Sua Santità, Papa Francesco, ed anche per questo nella mattinata di mercoledì 17 gennaio prossimo verrà proposto un importante momento di riflessione e preghiera, nel nome del Santo protettore, il Patrono di uomini e animali d’allevamento, Sant’Antonio Abate, che verrà celebrato nel corso della XVII “Giornata dell’Allevatore” in programma a Roma e in Vaticano.
Per la Chiesa cattolica l’anno da poco iniziato sarà molto importante, di preparazione al Giubileo del 2025: gli allevatori italiani sono lieti di condividere la propria festa, vissuta con grande partecipazione soprattutto nelle comunità rurali in tutta Italia, anche nel centro della Cristianità, dedicando la giornata a Sant’Antonio Abate, il Santo anacoreta figura emblematica della fede cristiana e considerato il fondatore del Monachesimo.
Il programma della mattinata (ore 9-14) prevede, già dalle prime ore di mercoledì 17 gennaio 2024, in Piazza Pio XII, di fronte al celebre Colonnato del Bernini, l’allestimento della ormai tradizionale “Stalla sotto il cielo” curata da A.I.A. e dalle associate territoriali, all’interno della quale si potrà ammirare una rappresentanza degli animali di interesse zootecnico presenti negli allevamenti italiani. Ci saranno bovini, equini, ovini e caprini, conigli ed avicoli. Importante, nella simbologia legata a Sant’Antonio Abate, anche il maiale, sempre raffigurato ai piedi del Santo in statue, santini e statuette votive spesso messe a protezione delle stalle.

A metà mattina (ore 11) si terrà la funzione liturgica all’interno della Basilica Vaticana, presso l’Altare della Cattedra, presenziata da Sua Eminenza Cardinal Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro. Al termine della Santa Messa il Cardinale Gambetti, assieme alle Autorità Civili e Militari, visiterà la “Stalla sotto il cielo” ed impartirà la benedizione agli animali ed agli allevatori con le loro famiglie radunati in Piazza Pio XII.

Il significato di quest’anno

Durante le varie fasi delle celebrazioni della XVII “Giornata dell’Allevatore” un significato particolare verrà riservato ai temi del valore della famiglia contadina e del rispetto per il Creato. Valori che ben si accompagnano alle intenzioni di preghiera per il 2024, anno che chiamerà anche il mondo allevatoriale ad interrogarsi su problemi di interesse generale quali lo “stop” alla produzione e commercializzazione di cibi “sintetici” o prodotti in laboratorio con tecniche non del tutto prive di rischi per la salute delle persone, l’avanzare dell’utilizzo di intelligenze artificiali in molti campi delle attività umane, il contenimento degli effetti del cambiamento climatico.
Le celebrazioni in onore di Sant’Antonio Abate continuano infatti ad essere un’occasione utile anche per ribadire l’importanza del senso di comunità e di solidarietà da sempre radicato nel mondo allevatoriale e per confermare l’impegno per la promozione di una zootecnia sostenibile, improntata ai valori del benessere degli animali allevati ed alla qualità e salubrità delle produzioni di origine zootecnica.

Il valore e l’impegno degli allevatori italiani

“Il 17 gennaio per noi allevatori è sempre un appuntamento speciale e una data da ricordare” – afferma il presidente dell’Associazione Italiana Allevatori Roberto Nocentini, che assieme al direttore generale Mauro Donda ed a numerosi dirigenti delle associate del Sistema allevatoriale presenzieranno alla ‘Giornata dell’Allevatore‘ – . “Come A.I.A. riproponiamo la ‘Stalla sotto il cielo’ di fronte al Colonnato del Bernini non solo per riaffermare la nostra devozione al Santo Protettore, Sant’Antonio Abate, ma anche per ricordare ai cittadini e alle Istituzioni il lavoro quotidiano degli allevatori a salvaguardia e tutela della biodiversità animale di interesse zootecnico. Un modo concreto per evidenziare con quanta cura, amore e rispetto gli allevatori si occupano ogni giorno dei loro animali, li fanno crescere in salute, li nutrono e li accudiscono. Tutto ciò è esattamente il contrario di quanto alcuni vogliono far credere, additando inopportunamente le attività zootecniche quali cause di inquinamento e problemi per l’ambiente naturale, mentre invece il benessere animale e la realizzazione di produzioni sostenibili e rispettose dei cicli biologici sono in testa alle nostre priorità, a favore di un cibo etico e sufficiente per tutti”.